Biographie
Negli anni ’20 a Ravecchia esisteva già un’orchestrina, diretta da tale Keller, che dovette poi sciogliersi a causa della partenza per l’America di vari suoi elementi.
Nel 1929 Augusto Anzola riunì a Ravecchia un gruppo di allievi musicisti, li istruì e trascrisse per loro gli spartiti della precedente orchestrina. Sotto la sua direzione, il gruppo musicale si esibì per la prima volta a Ravecchia nel 1930, in occasione della processione del Corpus Domini. Dotatosi di un comitato provvisorio, presieduto da Massimo Bomio, il nuovo gruppo musicale assunse il nome “Concertino di Ravecchia”.
Augusto Anzola fu quindi il pioniere del Concertino e lo diresse prima della costituzione ufficiale e fino al rientro dalla svizzera interna di Alfredo Menozzi, anche se alcune fonti indicano che per un breve periodo tra questi due maestri, il Concertino sia stato diretto da Luigi Fedele.
Benché esistesse, come visto, già da qualche anno, il Concertino di Ravecchia considera che la propria data di nascita sia il 22 maggio 1933, quando si svolse l’assemblea costitutiva presso il Ristorante Indipendenza a Bellinzona.
I fondatori erano giovani musicisti, quasi tutti di Ravecchia, desiderosi di condecorare con la loro musica le ricorrenze religiose e le manifestazioni ricreative della frazione:
Edoardo ed Ettore Anzola, Mario Badiali, Carlo Bersini (membro di comitato), Germano Dell’Ambrogio, Gianni Farinelli (presidente), Pierino Fontana, Aldo Giollo, Emilio Guidi, Alfredo Mahler, Bruno Mauri, Alfredo Menozzi (maestro), Mario Menozzi; Giovanni Ortelli (cassiere e vicemaestro), Oreste Ponzio e Gino Sala; membri del comitato, oltre ai citati musicisti erano Vincenzo Anzola (vicepresidente), Giacomo Gianocca (segretario) e Adolfo Anzola.
Il repertorio era composto di brani sacri, melodie folcloristiche e pezzi brillanti.
Con il trascorrere degli anni, pur con gli immancabili alti e bassi, in particolare nel periodo bellico, al gruppo iniziale si unirono altri musicisti della regione, ma non solo, arrivando a formare una banda musicale folcloristica con un organico a tratti di oltre quaranta elementi. Sono innumerevoli i musicisti, alcuni anche di grande prestigio, che si sono succeduti nella lunga storia del Concertino di Ravecchia.
Nel 1953 il Concertino di Ravecchia si dotò di un costume ispirato a un vestito paesano ticinese del 18° secolo. L’inaugurazione avvenne in occasione del Corteo della Festa della Vendemmia di Lugano, dove il Concertino di Ravecchia suscitò grande ammirazione.
Il costume popolare e la musica folcloristica appositamente arrangiata per banda di fiati sono ancora oggi le caratteristiche del Concertino di Ravecchia, gruppo musicale probabilmente unico nel suo genere.
Il successo raggiunto favorì gli inviti alle più svariate manifestazioni, in particolare a quelle folcloristiche d’importanza cantonale, nazionale e internazionale. Fra le principali si segnalano: in Svizzera: raduni nazionali e internazionali del costume ad Altdorf, Andermatt, Basilea, Berna, Bulle, Buochs, Ginevra, La Chaux-de-Fonds, Losanna, Lucerna, Montreux, Moutier, Rorschach, Saignelégier, Saxon, Svitto, Uster e Zurigo, oltre ai festeggiamenti del 700° della Confederazione a Brunnen; in Italia: Europeade in Sardegna e a Roma, feste e raduni folcloristici ad Asti, Cilavegna, Como, Omegna e Trarego Viggiona; in Francia: Confolens e Vichy; in Germania: Monaco e Stoccarda.
Non va dimenticato che tra il 1948 e il 1974 il Concertino di Ravecchia, sorta di precursore delle "bande fracass" (o come, ahinoi, le chiamano oggi "guggenmusik") ha partecipato al corteo mascherato Rabadan di Bellinzona, con soggetti sempre diversi, ottenendo sempre un grande successo (memorabile la parodia del matrimonio della popolare esercente Pierina Galbusera con il confederato “Güsti”), tanto da ricevere inviti anche dai Carnevali di Biasca e Tesserete.
Il Concertino di Ravecchia è stato ripetutamente invitato a prodursi alla Radio e alla Televisione della Svizzera Italiana e ha costituito per decenni un’immancabile presenza alla Festa dei fiori di Locarno, a quella della Vendemmia di Lugano e a quella dell’Uva di Mendrisio.
Nel 1973, per il 40° di fondazione, si costituì il Gruppo in costume (Grüpp di donn) e fu inaugurato il gagliardetto raffigurante su un lato la nota fontana di Ravecchia e sull’altro un susafono con il cappello e gli zoccoli del costume. Padrino e madrina del gagliardetto furono l'avvocato Vincenzo Jacomella e la signora Elda Sterlini.
Il Concertino di Ravecchia – che fa parte della Federazione Cantonale del Costume Ticinese e della Federazione Svizzera dei Costumi – partecipa regolarmente a tutte le principali manifestazioni folcloristiche cantonali, è presente regolarmente al mercato cittadino del sabato ed è spesso invitato a partecipare a raduni folcloristici, anche oltre i confini nazionali.
Si esibisce pure regolarmente presso le case per anziani di Bellinzona, portandovi la sua assai gradita vivacità.
Il Concertino di Ravecchia è stato diretto per oltre trent’anni dall’indimenticabile maestro Alfredo Menozzi e per ben quarantacinque dal mitico Alfeo Aiani che recentemente, per motivi di salute, ha passato il testimone a Mario Melera, che in proporzione dovrebbe continuare per i prossimi sessant’anni.
Qualcuno in più i presidenti che si sono succeduti alla guida della società: Gianni Farinelli (1933-34), Vincenzo Anzola (1934-39), Tebaldo Maspoli (1939-44), di nuovo Vincenzo Anzola (1944-48), Costantino Boggia (1948-54), Guido Sterlini (1954-64), Giacomo Biaggi (1964-74), Pierino Pollini (1974-79), Carlo Celio (1979-84), Severino Bomio (1984-86). Dal 1986 è in carica il più “longevo” dei presidenti, Mario Paolini, che è anche cassiere ed è affiancato da Elide Marcionetti (vicepresidente), Daniela Gianferrari (segretaria), Mario Melera (maestro), Andrea Martinella (vicemaestro), Alfeo Aiani, Marco Brioschi e Milena De Vittori Melera.