Pietro Bianchi è un personaggio che ha ormai un posto di grande rilievo nella riproposta seria della musica tradizionale . Egli è stato ed il è più attivo ricercatore delle tradizioni musicali della Svizzera italiana e a lui si devono non soltanto una consistente raccolta di registrazioni, una presenza radiofonica determinante per la diffusione della musica popolare, ma anche una continuativa attività di riproposta come esecutore. In un’epoca, la nostra recente, di tante manipolazioni del folk e di tante mistificazioni di world music, Pietro Bianchi e Roberto Maggini propongono il materiale, tutto desunto dalla pratica popolare, con un sapore di autenticità, pur in esecuzioni che non vogliono “fare il verso“ a quelli che chiamiamo “documenti originali“, cioè le esecuzioni dei veri cantori e suonatori della tradizione. Le loro esecuzioni sono, com‘è giusto, contemporanee e presentano gradi diversi di stilizzazione urbana, ma mostrano tutte come Pietro Bianchi e Roberto Maggini abbiano nell’orecchio i modi della tradizione e questa memoria (frutto di studi, certo, ma anche di partecipato ascolto diretto) riemerga di continuo nelle loro voci e nei loro strumenti, si direbbe anche nei loro sentimenti, con un traspirante sentimento popolare. I brani da loro eseguiti costituiscono un vivo ritratto della pratica musicale ticinese, con brani (quelli strumentali) che sembrano avere radici locali (ma comunque sono imparentati alla più estesa cultura lombarda) e con brani che testimoniano il legame che unisce (e non potrebbe essere altrimenti) la tradizione della Svizzera italiana e quella dell‘ltalia settentrionale, evidente soprattutto nella presenza di alcune grandi ballate,ma anche di canti del lavoro e di canti politici.
Pietro Bianchi : voce,violino,ghironda,fisarmonica
Roberto Maggini : voce,chitarra